La storia del Chelsea campione

La Premier League si conclude praticamente con due giornate di anticipo. Il Chelsea ha vinto infatti col West Bromwich e ottiene trionfalmente il titolo. All’inizio del campionato era ottava in classifica, otto punti dietro i leaders del Manchester City dopo una sonante sconfitta contro l’Arsenal. Poi una sequenza vincente di 13 partite ed ora sono 10 punti lontani dai loro sfidanti più vicini, con due partite rimanenti. I Blues sono così campioni d’Inghilterra per la sesta volta mentre Antonio Conte è il quarto italiano a conquistare questo prestigioso titolo dopo Ancelotti, Mancini e Ranieri. Indubbiamente un grande risultato per Antonio Conte che vince il titolo al primo anno al Chelsea ma soprattutto tra l’entusiasmo dei tifosi, della Società e della critica, non solo inglese. Grandi meriti riconosciuti sono l’aver trovato il modulo che meglio si è adattato ai giocatori della rosa (un  3-4-3 in sostituzione al 4-2-3-1 che non dava buoni risultati), aver rigenerato gente molto deludente nel precedente campionato con Mourinho come Diego Costa, Hazard, Pedro, David Luiz e consacrando i nuovi acquisti come il grande Kantè e Marcos Alonso. Se poi si tiene conto che se il Chelsea vincesse tra due settimane la finale di FA Cup per i Blues e Conte sarebbe l’apoteosi. A proposito di Conte tutti sono al corrente del grande interesse di Suning di ingaggiarlo con un contratto faraonico come allenatore dell’Inter. Alla fine della partita col West Bromwich un Conte raggiante dopo aver ricordato polemicamente che il Chelsea veniva da un decimo posto ha anche affermato: “Sono felice qui, spero di conquistare altri successi con il Chelsea”. Ovviamente non si può sapere se sono dichiarazioni di fedeltà alla Società o frasi di circostanza. Tutti i tabloid inglesi dicono che Abramovich incontrerà a breve Conte per pianificare le mosse di mercato, i tifosi vogliono che Conte assolutamente rimanga, per contro Suning non demorde e ribatte a suon di milioni di euro, prima il doppio di quanto Conte attualmente riceve come ingaggio, ora si parla del triplo (sarebbe il tecnico più pagato al mondo) e con pieni poteri circa i giocatori da acquistare. Insomma sembrava una telenovela, ora si rivela un specie di guerra economica. Quanto mai opportuno concludere allora con un “ai posteri l’ardua sentenza”.