Premier, Klopp the normal one

Tottenham v LiverpoolSettimana di grande fermento per il mercato degli allenatori in Premier League con grande gaudio dei tabloid inglesi. Il solito Sunday Mirror, che dobbiamo ringraziare per essere il miglior “fornitore di gossip” in Inghilterra, parla di un interessamento di Roman Abramovich, proprietario del Chelsea, ad ingaggiare Diego Simeone aggiungendo che però l’operazione si presenta molto, molto costosa. Sarebbe una rivoluzione specie se si considera chi è l’attuale allenatore dei Blues. Pochi giorni fa Arsene Wenger, coach dell’Arsenal ha annunciato che non sarà più allenatore dei Gunners alla scadenza del contratto previsto nel 2017. Sarà un congedo importante perché il francese allena la squadra di Londra da ben 19 anni. Chapeau. Il Sunderland – invece- non ha scelto Walter Mazzarri come nuovo allenatore e il vate di San Vincenzo sembra abbia dichiarato che (lui) ambisce a squadre di livello superiore. Sembra la favola della Volpe e l’Uva, ma permane il suo megalomanico approccio di (auto)considerarsi un genio incompreso. Peccato, era grande l’attesa di sentirlo spiegarci i suoi schemi vincenti in inglese. Apriamo una parentesi parlando non di allenatori, ma di un altro ex Inter ben più amato. Walter Samuel ora al Basilea ha annunciato il suo ritiro a fine stagione a 37 anni. Grazie The Wall e tanti auguri. Tornando agli allenatori, Jurgen Klopp è arrivato come nuovo allenatore del Liverpool. Ottimo allenatore, ma che dalla prima intervista si rivela anche persona razionale e dotata di sano humor. Ciò in quanto i fans dei Reds lo hanno accolto con grande entusiasmo ma anche grandi aspettative e per contro il tecnico tedesco ha subito precisato che occorreranno 3-4 anni per ottenere importanti risultati aggiungendo che “Se volete dipingermi come Gesù abbiamo un problema. Io non cammino sull’acqua, mi piace tuffarmici. Dopo tutta questa eccitazione iniziale, sarà bene calmarci tutti e parlare di calcio”. E proprio per questo abbiamo visto Tottenham-Liverpool per l’esordio di Klopp, già autodefinitosi “il Normal One” contro Pochettino, altro interessante allenatore. Partenza autoritaria dei Reds con pressing molto alto e in evidenza due giocatori cercati da Mancini questa estate e cioè l’indomito Milner e Lucas Leiva. Klopp ha chiaramente lavorato sulla mentalità dei giocatori con il suo carisma e la sua effervescenza e i risultati si sono visti. Finisce con un giusto pareggio senza reti una partita però avvincente con una traversa di Origi per i Reds e grandi parate di Mignolet a bloccare gli Spurs. Altro match clou di giornata è Everton-Manchester United. I Red Devils ” tornano sulla terra ” e non è una battuta : la bandiera del Manchester United ha orbitato attorno alla Terra 2.704 volte nei 169 giorni in cui è stata a bordo della navetta spaziale Soyuz. E a mandarla nello spazio è stato il russo Yakovlev, interprete di professione e tifosissimo Red Devils per passione! . E oggi è parsa una squadra di un altro pianeta dominando contro l’Everton con un 3-0 di grande livello e spettacolo. In certe fasi della gara il gioco impostato da Van Gaal ricorda quello di Mancini specie in fase di possesso palla e ripartenze. Che sia di buon auspicio e, come detto dal  Mancio, battiamo domani la Juve!

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