Premier, i campioni del Chelsea ai raggi X

Chelsea 2015Mancano poche giornate, ma la Premier League ha emesso la sua sentenza più importante: il Chelsea ha vinto il campionato 2014-2015 e si può dire con pieno merito. I Blues hanno sempre occupato la testa della classifica e solo raramente sono stati insidiati dalle varie squadre che hanno tentato di contrastarli come Arsenal, Manchester United e City, a volte valide ma troppo discontinue o addirittura deludenti.
Il Chelsea si è laureato campione d’Inghilterra al termine di una stagione dai due volti: il primo attraente e convincente, fatto di un calcio quasi spumeggiante e che aveva fatto pensare ai Blues come la squadra da tenere d’occhio anche in Europa; il secondo invece – da gennaio in poi – bruttino ma efficacissimo, frutto di una solidità  specie difensiva che rispondeva a un solo principio, non prendere gol. Nella prima parte del campionato, infatti, ha potuto esaltare un grande campione, Diego Costa, un vero centravanti moderno, forse attualmente il migliore in circolazione, autore di reti spettacolari, ma capace di rientrare a centrocampo ed avviare il gioco. Per tutto il campionato si è potuto ammirare il suo migliore giocatore, Hazard, che non a caso è stato nominato come miglior player dell’anno e che ha mostrato grande capacità di lettura del gioco, velocità e capacità realizzative.chelsea-campione-dinghilterra_1_mid Ma altri giocatori hanno rivelato o confermato grandi doti; scegliamo in particolare Matic, in questo momento forse il miglior centrocampista in Europa, il vecchio Terry, ottimo specie nel finale di campionato (e pensare che Benitez disse, quando allenò i Blues, che non reggeva due gare di seguito! ), Courtois, un grande portiere che addirittura ha enormi spazi di miglioramento vista la sua giovanissima età e infine Zouma, grande scoperta di un giocatore pressoché completo e duttile, un ragazzo inizialmente inserito in prima squadra per emergenza e poi pressoché sempre utilizzato. Quindi grandi giocatori, la più parte giovani che fa pensare che al Chelsea bastano pochi acquisti per avere una squadra ancora più forte e in grado di puntare anche alla prossima Champions League. Ricordando che il Chelsea conquista il quinto scudetto della sua storia cinque anni dall’ultima volta concludiamo con alcune statistiche interessanti. Ottiene fin dall’inizio 14 risultati utili consecutivi in altrettante partite, solo due sconfitte in campionato (Newcastle e Tottenham) che, però, non hanno messo mai in discussione la sua leadership. Anche i numeri sono dalla sua parte: 25 vittorie, 69 gol fatti e 27 subiti. Cifre utili per ribadire che il gioco – il famoso Boring Chelsea – è stato noioso solo nell’ultimo mese quando l’attacco era ai box con Diego Costa e Remy e solo la leggenda Drogba ha cercato di dare il suo contributo. Così ha prevalso la fase difensiva per conquistare gli ultimi punti utili e non gettare al vento tutto quello fatto di buono. Avrete notato che non abbiamo ancora parlato di uno dei più importanti artefici di questo successo e cioè Josè Mourinho, ma abbiamo pensato di dedicare a lui un articolo a parte. Cominciamo allora a riportare quello che molti giornalisti inglesi hanno scritto: Mourinho is back, è tornato.

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