Due settimane fa Moratti parlò apertamente delle disponibilità economiche di Thohir, della necessità di spendere, poi l’ex presidente è rimasto in silenzio, rilasciando solo una breve dichiarazione ieri da New York. Sappiamo che quando Moratti non parla vuol dire che ci sono delle divergenze con l’attuale presidente Thohir, il quale infatti non sembra particolarmente intenzionato a investire sul mercato di gennaio. Si parla solo di prestiti e di parametri zeri, mentre il Fair Play finanziario è tornato ad essere lo spauracchio buono per ogni stagione. Eppure l’Inter nello scorso mercato estivo non ha speso un euro e Fassone aveva ammesso che si era risparmiato abbastanza da poter permettersi l’ingaggio di Mancini e un intervento sul mercato di gennaio. Ma cosa rischia davvero l’Inter sul versante del FPF? Una multa, una penalità nelle competizioni Uefa o nel caso peggiore il blocco dell’iscrizione alle liste Uefa dei nuovi acquisti. Ma l’incontro di Nyon di novembre era stato positivo, l’Inter ha illustrato il suo piano quinquennale e ora Mancini si aspetta i rinforzi promessi. Nell’intervista di oggi alla Gazzetta, Bolingbroke sembra intenzionato ad accontentarlo. Poche scuse, l’odioso FPF non diventi un’alibi, mano al portafoglio.