A una settimana dalla fine del calciomercato, l’Inter ha cominciato a sfoltire la rosa. Sono partiti alla volta di Verona, destinazione Chievo, Botta e Schelotto, tutti e due con la formula del prestito. Il primo è uno dei tanti giovani ignorati da Mazzarri, la cui partenza costringe l’Inter a cercare un altro attaccante, possibilmente una punta esterna, nei pochi giorni a disposizione. Per quanto riguarda Schelotto, non si capisce come mai non sia stato ceduto a titolo definitivo, considerata la sua inadeguatezza a vestire la maglia dell’Inter e lo scarso feeling con la tifoseria, confermate dalle sue ridicole parole di commiato (“Ringrazio i tifosi veri, quelli che mi hanno apprezzato”). Quindi ora per essere tifosi veri bisogna apprezzare Schelotto, sono le ultime scorie del clan. Tornando alla punta esterna, si riparla a gran voce di Lavezzi, ma se non si cederanno Guarin e Alvarez per una cifra consistente, si tratterà di una chimera. Questo significa che Thohir al momento non sembra intenzionato a mettere mano al portafoglio, eppure un mese fa aveva dichiarato che c’era una liquidità da spendere. Intanto il corriere dello sport riporta uno suggestivo scenario: lo scambio Guarin-Insigne, peccato che Mazzarri al Napoli bocciò più volte il talento napoletano, stroncandolo pubblicamente e relegandolo in panchina. Ore decisive invece per il passaggio di Mbaye al Genoa, sempre in prestito.
1 pensato per “Mercato bloccato, si cerca una punta”
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Con un allenatore vero in panchina né Botta, né Mbaye sarebbero stati ceduti.
Anche se solo in prestito.