Marsiglia-Milan 1991, quando Galliani ritirò la squadra per un riflettore

Era la primavera del 1991 e la squadra dei belli e degli alti, a causa di un complotto di giudici comunisti, fu costretta ad andare a giocare nella malfamata e oscura Marsiglia. Guidata dal prode Galliano il titolatissimo Milan affrontò il clan dei ghigliottinatori, ma fin da subito le cose si misero male, alcuni black-block locali distrussero tutte le luci dello stadio, la situazione si fece subito critica, il borsello di Tassotti poteva essere rubato da un momento all’altro, Maldini poteva essere spettinato, ci voleva un uomo di polso che prendesse in mano la situazione. E fu il prode Galliano a mettere in salvo la squadra, consultatosi telefonicamente con un giovanissimo Muntari, a sua volta in contatto diretto con Dio, la squadra degli alti e dei belli sfuggì all’ira degli arbitri comunisti che volevano giocare nel buio della notte, condizione favorevole agli acerrimi rivali della squadra del sole e dell’amore, e perciò non è impensabile che dietro tutto questo ci fosse anche lo zampino dell’uomo ragno.
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Galliani conduce la squadra fuori dai vicoli oscuri di Marsiglia

Qui sotto vi mostro un video di una Tv francese, che dà una versione dei fatti assolutamente faziosa, Il riflettore rotto sarebbe stato solo uno e sarebbe stato aggiustato, la visibilità ottima, secondo questo filmato di parte il Milan avrebbe colto la palla al balzo per reclamare la sospensione della partita solo perchè stava perdendo. Chi mai sarebbe capace di tanta bassezza e volgarità? Chi mai si renderebbe protagonista di una figura mondiale così vergognosa e indelebile? Impossibile, una cosa così non la cancelleresti nemmeno con cinquanta champions e tutti la ricorderebbero. E infatti nessuno la ricorda e le cose andarono come vi ho raccontato, comunque guardate il video sotto.

 

 

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