Ancora tre partite

Noi che siamo sempre stati i colori nella notte, sembra che ora siamo diventati i colori nel vento e nella pioggia, le ultime partite infatti, dal Bayern Monaco in poi sono state vissute in queste condizioni, vento, pioggia, cuore, coraggio, tempesta, amore. I nostri riservisti inoltre nelle ultime due partite sono emersi nel vento, invero questo specifico aspetto lo avevamo detto in maniera contraria, l’Inter ha una squadra titolare e una di riserve, ma ora ci hanno smentito. Contenti di essere smentiti. Se c’è una cosa invece in cui ci abbiamo sempre creduto è che questa compagine potesse arrivare in fondo alla Champions, l’ho detto questa estate, poi anche Timetraveller e Stella dopo un paio di partite nel girone hanno iniziato a crederci, d’altra parte non si capiva perchè chi due anni fa è arrivato in finale della coppa dalle grandi orecchie non poteva riprovarci. Sembra che per alcuni la finale col Manchester City sia stata una gita, la stavamo quasi vincendo al contrario, perbacco.
C’è anche il campionato ora, ho buone sensazioni, non so perchè ma quel Chivu in panchina al Parma mi dà fiducia, squadra crociata che poi in casa ha già fatto i suoi figuroni con le grandi, anche con noi.
A Torino si è vista un’Inter consapevole, autorevole, compatta, che è tornata a non prendere gol. I titolari in versione comprimari sono entrati nella ripresa comunque con attenzione e sacrificio, come i riservisti nelle ultime due partite hanno giocato col piglio da titolari. C’era chi diceva facciamoci sbattere fuori dalla coppa Italia e dalla champions per pensare al campionato, poi dopo chi diceva non pensiamo più al campionato per pensare alla champions, ma come ragiona strano certa gente? Questo team onora tutto, punta su tutto, all-in e poi chi vivrà vedrà. Come ragionano certi tifosi? A questi ragazzi gli chiediamo di onorare la maglia sempre e comunque e poi quando lo fanno sbagliano? Siamo interisti, non sfigati, con tutto il rispetto per tutti. Ma sembra che certi interisti pensano che non siamo un grande club. E invece lo siamo.
Domenica sarò allo stadio, ho preso i biglietti anche quando sembrava che sarebbe stata una partita inutile, così come me hanno fatto settantamila interisti, ma volevo anche salutare chi magari l’anno prossimo potrebbe non esserci più, ma magari ci sarà ancora. Una delle cose per l’appunto più assurde quest’anno che ho sentito è che l’Inter è una squadra vecchia, veramente siamo al delirio, scusate tanto. Sommer, Acerbi, Darmian e Mikhitaryan sono i quattro giocatori che sempre ho apprezzato maggiormente. Sono stati veramente delle colonne portanti. Felice di averli sempre supportati. I quattro vecchi dell’Ave Maria, come in un film di Bud Spender e Terence Hill.
Ma va bene dai, tutti uniti, nessuna polemica, ho sempre difeso il diritto di critica e non ho mai amato i talebani, ma l’impressione è che qualcuno quest’anno non abbia capito cosa stavamo costruendo, poi c’è sempre la scaramanzia, ah la vecchia scaramanzia, ma dai crediamoci, io ho buone sensazioni.
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