Ogni crisi tecnica dell’Inter viene accompagnata da scenari foschi sul piano finanziario. Il timore per la situazione economica del club serpeggia tra i tifosi e indubbiamente le condizioni non sono delle migliori, con un prestito di svariate centinaia di milioni da restituire alla banca Goldman Sachs entro il 2019. Ma a tranquillizzare il mondo nerazzurro arriva un insospettabile, il blogger del Sole24ore e tifoso del Napoli, Bellinazzo, solitamente molto duro con Thohir, che questa volta sulle colonne di Goal.com diluisce ogni possibile scenario di fallimento del Club. Secondo Bellinazzo, infatti, anche nella situazione più nera l’Inter non può fallire perchè, “lo scenario di un fallimento sarebbe “normale” per un’azienda di qualsiasi altro settore che “sbaglia” clamorosamente business plan. Contro questa prospettiva però pesano almeno diversi elementi. L’Inter rappresenta calcisticamente ciò che nel mondo finanziario sono certe banche, ovvero “Too Big to Fail”, troppo grandi per fallire. La morte del debitore è l’ultima cosa che spera il creditore. Inoltre nello scenario peggiore per l’Inter ci sarebbero due elementi patrimoniali che potrebbero consentire di uscire dalle secche evitando di portare i libri in tribunale magari rinegoziando il debito, ripensando piani di sviluppo, dirigenza ed assetto azionario: un brand tuttora unico e una rosa che vale più di 250 milioni”. (Continua sotto)
Insomma, lo scenario prospettato non è esaltante, perchè in caso di mancata qualificazione alla Champions l’Inter andrebbe incontro ad un forte ridimensionamento tecnico dovendo vendere i pezzi pregiati, ma di fallimento non se ne parla. In realtà i 50 milioni della Champions Thohir punta comunque a farli attraverso operazioni commerciali, essendo l’obbiettivo quello di passare dagli attuali 180 milioni di ricavi ad almeno 230, quindi se le cose andranno bene su questo piano i 50 milioni della Champions non sarebbero una questione di vita o di morte, ma semplicemente un gradito di più. La qualificazione alla Champions serve a dare lustro al club e sicuramente ad alimentare il business, ma Thohir ha sempre detto che sul piano strettamente economico non era collegata alla salute del club. D’altra parte a Thohir si può rimproverare proprio il fatto di non aver mai particolarmente “stimolato” la squadra, nelle stagioni scorse più di una volta ha detto che andava bene anche l’Europa League, che il progetto era sui cinque anni, e anche quest’anno con l’Inter prima in classifica, si affrettò a dichiarare che l’obbiettivo era la zona Champions e non lo scudetto.