L’importanza di avere più di 30 anni nel calcio italiano

In Italia se un calciatore ha abbondantemente superato la trentina diventa comune esercizio di retorica celebrarlo e incensarlo. Viceversa se un giocatore ha meno di 22 anni la critica si fa feroce e alla prima partita sbagliata scatta la bocciatura. All’Inter tutto questo è evidente e ieri ne abbiamo avuto una riprova.genoa-inter sconfitti

La mediocre prova di Cambiasso è stata salutata con la solita serie di frasi in fotocopia, che fondamentalmente ruotano intorno al mito dell’intelligenza tattica del centrocampista argentino, ma anche alla demagogia alla Ligabue sul mediano che si sacrifica. Il Corriere della sera per esempio parla di tanti palloni intercettati dal vice capitano dell’Inter, ma guardando le statistiche di whoscored.com risulta un solo pallone intercettato. La gazzetta dello sport si spinge ad elargirgli un 7, parlando invece di “ottima regia e inviti alle punte”. Quali? Cambiasso ha la mediocre cifra del 76% di passaggi realizzati e se andiamo a vedere Palacio ha ricevuto un pallone in area da Kovacic, Milito uno da Campagnaro e uno dallo stesso croato. E’ evidente a chiunque che Cambiasso predilige il passaggio orizzontale e all’indietro e che ieri gli unici a cercare di giocare la palla in verticale sono stati Guarin e Kovacic. milito sbaglia golE qui veniamo invece alla bocciatura senza appello riservata al numero 10. E’ vero che Kovacic ha giocato male, non da lui la pessima percentuale del 68% di passaggi realizzati, a dispetto dei soliti 90% e oltre. Ma tutto si può dire tranne che il giovane talento non ci abbia messo personalità e non abbia provato ad incidere, giocando tra l’altro ancora una volta fuori ruolo. Basti pensare che nel secondo tempo ha tentato ben 6 verticalizzazioni, anche se con scarsa sfortuna. Ha comunque messo Palacio davanti al portiere, ha pescato in area Milito, prima che Cambiasso concludesse l’azione mangiandosi un gol, e infine ha servito Nagatomo sempre in area, ma il giapponese ha sbagliato il cross. Le altre verticalizzazioni sono state fuori misura, una a causa anche di un rimbalzo lungo del pallone, una per demerito anche di Milito che non ha letto il passaggio e infine l’ultima totalmente sbagliata. E c’è già chi mette in dubbio i 15 milioni spesi un anno fa per portarlo a Milano. Nessuno che dica nulla sul faraonico stipendio di Cambiasso (e di Milito fermo per un anno o di Chivu fermo da due anni), che pesano sulle magre casse societarie. Dobbiamo invece leggere perle come queste sulla partita di Cambiasso: “Parla molto coi compagni invitandoli a ragionare e giocare con calma”. Non a caso i tifosi interisti, con la loro eccezionale ironia, lo chiamano il vigile.

 

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