Lezione troppo severa per i giovani di Strama

Jesus, che autopalo

La grande occasione per i tanti giovani schierati in questa trasferta di Russia va a finir male, e peggio di così non poteva andare, ma nel senso che il Rubin ha fatto tre tiri in porta e tre gol, quindi più di così non poteva fare. L’Inter consegna un tempo agli avversari, poi quando si apprestava all’assalto finale viene colpita. Bene Romanò, Benassi, Ranocchia e Palacio. Solo sprazzi di Coutinho.

Un minuto e kasaev con una finta di corpo va via agevolmente sulla sinistra a Jonathan, cross, Jesus prova a mettere in corner eccessivamente preoccupato e colpisce il palo pieno, carambola e gol di karadeniz. Che inizio. L’Inter sta a guardare il Rubin giocare palla a terra con rapide triangolazioni sulle trequarti, poi sortita di Coutinho in area e tiro deviato in corner da un difensore. Sul corner Ranocchia di testa alto. Il Rubin gioca con un tocco e via e fa girare palla velocemente. Break dell’Inter verso il 20′, ma nulla di fatto. Nerazzurri che provano a pressare alto e alzano il baricentro, ma poi ritorna il Kazan decisamente più in partita. Dopo la mezz’ora la partita non ha ancora preso il ritmo e per di più si entra in una fase spezzettata. Finale di tempo con l’Inter che prova ad attaccare, ma Cou perde palla due volte, non si sfonda. Finisce un primo tempo senza tiri in porta per i milanesi e uno con gol per il Rubin. Partita giocata soprattutto sulla sinistra con la vivacità senza costrutto di Pereira. Squadra eccessivamente nervosa e fallosa con 11 falli, mentre ne fa solo tre il Kazan.

Il Rubin

Si riprende con i due big accompagnatori della giovane comitiva Zanetti e Palacio mandati in campo da Strama, al posto di Romanò e il nervoso Livaya. Subito un tiro di Gargano da fuori, abbastanza telefonato per la verità, Ryzhikov alza in corner. Dopo un altro paio di tentativi, il Rubin ritrova il suo possesso palla, verso il 55′ l’Inter va in forcing con l’appoggio anche dei difensori, ma è un fuoco di paglia. All’ora di gioco i padroni di casa esauriscono le sostituzioni con l’ingresso di Rondon e Tore, dopo che nel primo tempo era già uscito Eremenko per infortunio. I due neoentrati danno un po’ di vivacità sul centrodestra, ma poi c’è la cosa più bella di questa piatta partita, perfetta verticalizzazione di Ranocchia, Palacio scatta con tempi perfetti, ma colpisce il palo interno. Comunque non è la scossa, manca lo scatto d’orgoglio, Pereira cala vistosamente sulla sinistra, Jonathan non ne azzecca una sulla destra, e poi l’Inter si allunga, parte qualche contropiede del Rubin. Si riprende però Coutinho, grazie anche al calo di Sharonov, che lo aveva neutralizzato fin qui: 75′ stupenda azione di Cou con doppio sombrero, dribbling a rientrare, cross basso sporcato e parata del portiere. La pagina finale però riserva una severa lezione ai giovani di Strama: 85′ da una rimessa laterale parte un contropiede, inter altissima, Rondon dà una sportellata a Donkor (Esordiente entrato al posto di Ranocchia), primo palo e gol. Ancora, 90′, Eduardo apre per karadeniz che va sul fondo, silvestre sta a guardare, cross basso e Rondon gira in rete, 3-0. Il Kazan non perdona con tre tiri in porta e tre gol. Inter colpita all’inizio e alla fine, sfortunata in occasione del palo, paga nel finale l’uscita di Ranocchia, ma poteva fare di più ed eccessivamente nervosa.

Lascia un commento