Attacchi sul piano personale ai tesserati dell’Inter
C’è stato un salto di qualità negli attacchi al club 1908 da parte di alcuni media, parlo dell’ultimo anno, si è così passati dall’attaccare l’Inter in toto a colpire sul piano individuale gli interisti, è stato un giornalismo perfido che ha preso di mira di volta in volta Inzaghi, Zanetti, Lautaro, Marotta, Barella, Dimarco, Bastoni, Acerbi, ma ecco a voi la rassegna dell’orrore

Foto calciointer.net
Da dove cominciamo? Andiamo in ordine cronologico? O andiamo in ordine sparso? Ma sì, cominciamo dall’ultima affettata polemica contro Acerbi, manco a dirlo, sempre nell’occhio del ciclone. Di giocatori che alle soglie dei 40 anni declinano una convocazione in nazionale ce ne sono a bizzeffe, ma questa volta il nostro Francesco nella sua scelta era pure ampiamente giustificato dopo essere stato umiliato dal Ct pubblicamente, ad ogni modo non uno scandalo come per tutti gli altri, ma improvvisamente sono diventati tutti patrioti, qualcuno vilmente ha fatto leva anche sulla sua malattia degli anni scorsi per argomentare i suoi attacchi personali nei suoi confronti, senza pudore e senza vergogna. Non poteva mancare negli attacchi vigliacchi il ludopatico, sempre in prima fila nei gargarismi faziosi, sempre in prima fila a usare la nazionale per imporre la sua juventinità. Altro che patriota.
Continuiamo in ordine sparso, a febbraio abbiamo assistito sbaccaliti ad una settimana di accigliati e allarmati processi televisivi nei confronti di Lautaro perchè avrebbe tirato un bestemmione al termine di una partita, per i fatti suoi. Le facce di tolla si erano impomatate per bene per l’occasione, con tanto di talari e faccette pie. Che belli.
Ma l’unto era già cominciato quando Inzaghi, Marotta e Javier Zanetti sono stati trattati manco fossero affiliati alla criminalità organizzata, intendiamoci, il tema delle curve è molto complesso, non adatto alle anime belle però, figuriamoci a quelle sporche. Ne abbiamo già parlato, ma ribadiamo che tutti i club hanno rapporti con gli ultras e tutte le curve delle grandi città sono in seguito risultate infiltrate, ma l’occasione era troppo ghiotta per la grande ammucchiata contro l’Inter.
Ma torniamo ai nostri “patrioti” selettivi dell’ultima ora, Dimarco lo abbiamo visto accusato di bigiare la nazionale e fingere un infortunio, l’Italia manco a dirlo, per gli ipocriti perde per colpa degli interisti. C’è da sganassarsi dalle risate, se non fossero patetici nello spacciare il loro antiinterismo per nazionalismo. La patria è una cosa seria, da non lasciare ai Buffoni.
Ma non è finita qui, ecco Bastoni che ha osato dire che nel calcio si giocano troppe partite, parte subito la demagogia di default, ci mancherebbe altro. Cosa vi aspettavate? Nient’altro che questo.
Insomma, dall’attaccare l’Inter si è passati all’attaccarli ad uno ad uno sul piano personale, menando scandali e teatrini da quattro spiccioli, andando in branco a colpire il singolo. Ma questa è solo una rassegna parziale, anche perchè non è che stiamo molto ad ascoltarli, il consiglio infatti è disdire abbonamenti, non comprare i loro giornali, non guardare le loro tv, e vivere meglio senza di loro. Però interisti restiamo uniti, non è una finale di champions persa, seppur malamente, che ci deve far dimenticare i manigoldi che abbiamo di fronte e quanto di buono fatto da noi. Ora è il momento dell’unità interista, proprietà, dirigenza, allenatore, squadra, tifosi, fermo restando che le critiche non ossessive e isteriche sono legittime.
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