L’analisi tattica di Inter-Palermo 3-0

mancini guarinNella serata di ieri l’Inter dopo un primo tempo incostante, ha fatto vedere ulteriori progressi dopo la serata di Napoli, che era stata negativa solo nel risultato.

Nel secondo tempo è stata concessa solo quella mega occasione generata dall’errore di Dodò, poi è stata una serata tranquilla per Handanovic. L’Inter infatti è riuscita a interrompere sul nascere la fase di transizione del Palermo, grazie al pressing alto di Guarin e Brozovic, supportati dai due terzini che tenevano la squadra compatta e alta, e da Palacio bravo a coprire ulteriori spazi. Ovviamente fondamentale è stato anche Medel, ma di lui abbiamo già parlato in cronaca. In particolare la catena di destra ha lavorato molto bene: Guarin, incostante nel primo tempo, nella ripresa si è alzato con abnegazione sul terzino Laazar rubando molti palloni, mentre Santon stringeva verso l’interno su Barreto. Bene anche il lavoro della catena di sinistra Brozovic-Dodò, e non è un caso che Iachini abbia cambiato tutti e due i suoi esterni per provare ad uscire da questa situazione. Senza esito però, così come a poco è servito il passaggio al 3-4-1-2, anzi togliendo il baricentro basso Jajalo, il tecnico rosanero ha dovuto abbassare le due mezz’ale Rigoni e Barreto, che nel primo tempo invece avevano giocato in maniera molto offensiva formando un reparto avanzato a quattro con i due attaccanti Vazquez e Dybala. Così invece con il nuovo modulo i giocatori offensivi diventavano di fatto solo tre.

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