La polpetta avvelenata dei Mauro antiInter e Buffon come il marchese del Grillo

Le parole di Mauro Suma e Massimo Mauro contro il Var, Buffon attacca l’arbitro di Champions, il vittimismo italico e come l’Inter deve fare per tornare a vincere

Ragazzi, sono stati due giorni importanti per il calcio italiano. Da interista faccio i complimenti alla Roma e alla Juve, ma diciamo subito che il rigore per il Real Madrid era netto. Ci torneremo, ma prima c’è un lungo e tortuoso discorso da fare.

Come affrontare il tema degli arbitri se non prendendo per le corna quell’enorme vittimismo che affligge tutti i tifosi italiani e a vedere certi titoli di giornali sportivi in queste ore, anche la stampa italiana?

Credo però sia giusto partire da casa nostra, per far sì che questo non sia un discorso fazioso o strumentale, perchè non lo vuole essere. Negli ultimi giorni ho sentito parlare di un gol regolare annullato a Brozovic contro il Torino domenica scorsa. Beh, non mi pare e le immagini parlano chiarissimo: Sirigu, il portiere del Torino, rimane immobile sul tiro del croato perchè è evidente che ha sentito il fischio dell’arbitro fermare il gioco per decretare una punizione in favore dell’Inter in seguito al fallo su Borja Valero. Si poteva far proseguire per regola del vantaggio? Sì, ma non l’ha fatto e la decisione non è così grave, inoltre il gioco è palesemente fermo e come detto il portiere granata rimane immobile, quindi parlare di gol annullato non ha razionalmente senso. Onestamente, non si dovrebbe nemmeno parlarne e credo che se l’ambiente interista vuole tornare ad essere vincente deve proprio uscire da questa logica vittimistica, da questo creare alibi a giocatori, allenatore e società, che se ci riflettiamo sono il peggior nemico di una rinascita nerazzurra.

E allora attenzione ai falsi amici, ma credo non ci sia nemmeno bisogno di dirlo. Infatti dopo il gol giustamente annullato a Icardi nel derby contro il Milan, sono venuti stranamente in soccorso dell’Inter due atavici nemici della beneamata, ossia due altri mauro, Mauro Suma e Massimo Mauro. Lo storico direttore di Milan Channel e faziosissimo milanista ha fatto la sua porca figura dicendo che il gol del Maurito nerazzurro non andava annullato. In realtà tutto rientrava nel discorso antiVar, nel delegittimare lo strumento tecnologico, quindi respingiamo al mittente questa polpetta avvelenata e andiamo avanti nel nostro sostegno alla modernità calcistica. Ma ancora più subdolo il soccorso bianconero di Massimo Mauro all’Inter, anche lui fulminato sulla via della sportività dichiarando la sua contrarietà all’annullamento del gol del Maurito capitano, guarda caso davanti al rappresentante degli arbitri Rizzoli, anche lui con il solo intento di gettare fango sul Var. Vade retro. Il gol di Icardi era in fuorigioco ed è stato giusto annullarlo. Punto.

E veniamo a stasera. Devo dire che da italiano ero orgoglioso della prova della Juve, così come della Roma ieri, ho sempre trovato arrogantissime le due spagnole Real Madrid e Barcellona, poi in fondo stasera per noi interisti si era delineato il delitto perfetto, con la dimostrazione della parità calcistica tra Italia e Spagna e allo stesso tempo l’eliminazione della Juve. Poi ho sentito le dichiarazioni di Agnelli e Buffon e davvero sono rimasto senza parole o meglio ci sarebbe molto da dire, a partire da Agnelli, che dopo aver sparato a zero sul Var in Italia nei mesi scorsi, si mette a reclamarlo in Europa. Ma sono le dichiarazioni virulente di Buffon ad essere inquietanti, perchè il portiere bianconero ha perso letteralmente la testa, non solo in campo dove è stato espulso, ma davanti agli accondiscendenti giornalisti di Mediaset. Ha definito l’arbitro un “animale”, “uno che non deve arbitrare ma deve stare in tribuna a mangiare le patatine con la moglie”, ma ancora più interessanti dal punto di vista psichiatrico sono state altre dichiarazioni, perchè il portiere della Juve ha detto anche che il direttore di gara è stato “insensibile”, “ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore” e “non sapeva chi ci fosse in campo e non aveva visto la partita dell’andata”. Nei giorni scorsi abbiamo paragonato Spalletti al marchese del grillo, ma queste dichiarazioni ci dicono che nel mondo del calcio abbiamo un altro marchese del grillo che dice “io so’ io e voi nun siete un…” o se vogliamo “lei non sa chi sono io”. E’ il peggio dell’italietta che si palesa, così come il peggio del servilismo giornalistico ha fatto di riflesso con tanto di claque e deliri di un ex arbitro in studio nel caldissimo postpartita. Complimenti invece a Piccinini e Aldo Serena che in telecronaca hanno detto la verità, e cioè che il rigore per il Real Madrid era netto e Benatia andava espulso.

 

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