Juve-Inter, partita delle svolte?

Moratti è stato intervistato dal quotidiano torinese La Stampa, e ribadendo che nella vicenda calciopoli gli offesi sono gli interisti, è venuto incontro alle proposte di riforma del calcio di Andrea Agnelli, che in segno distensivo lo aveva invitato a tornare a Torino per la partita di domani. Offerta per il momento declinata, non sono ancora maturi i tempi di un ritorno di Moratti, assente a Juve-Inter dal ’98. Molto dipenderà anche dalla partita di stasera, se sarà senza strascichi polemici, senza errori arbitrali, potrebbe aprirsi una nuova fase. Il fatto è che se si vuole riformare il calcio non puoi dialogare con Zamparini e Cellino, ma con Agnelli. E il calcio italiano ha bisogno di essere riformato. Dalla valorizzazione dei vivai con il progetto delle squadre B da iscrivere alle serie minori, che trova la corporativa opposizione delle piccole società, agli stadi nuovi, alla diminuzione delle squadre in Serie A. Questi alcuni aspetti su cui mettere mano al più presto, e su cui potrebbe esserci una convergenza tra le due grandi del calcio italiano, fermo restando la rivalità sul campo.

Ma anche in campo potrebbe essere la partita della svolta, in un senso o nell’altro. Una vittoria della Juve la porterebbe a +7, mettendo una seria ipoteca sul campionato. Una vittoria dell’Inter sarebbe un piccolo terremoto, un colpo per la Juve perdere la lunga imbattibilità che dura da un anno e mezzo proprio contro l’Inter, che si porterebbe a meno uno dai rivali. Un salto ulteriormente inaspettato per una squadra che ha già bruciato le tappe, mostrando capacità di crescita rapidissima. Speriamo che non prevalga l’idea del consolidamento delle posizioni, con la Juve già soddisfatta del suo +4, e l’Inter del suo imprevisto secondo posto. Che non sia una partita “tirchia”, come ha auspicato il presidente dell’Inter.

 

 

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