Si gioca con un 4-4-2 quasi obbligato per Ranieri, viste le assenze di Sneijder, Alvarez e Stankovic. Il 4-4-2 però non è piatto, Poli gioca più arretrato mentre Cambiasso si muove diversi metri più avanti a fare le veci di una parvenza di trequartista. Sulle fasce Zanetti e Obi sono molto alti, e il modulo è quasi un 4-1-3-2.
Inizia la partita e i postumi di Inter-Marsiglia si vedono ad occhio nudo, l’Atalanta è ordinata e precisa con Carmona e Cigarini in mezzo al campo, per fortuna Carrozza non è Denis e Marilungo subisce un trattamento speciale da Lucio e Samuel. Paradossalmente è il temuto gioco sulle fasce dell’Atalanta che viene a mancare, Schelotto non è nella sua miglior giornata e dà solo qualche saggio della sua classe, mentre dall’altra parte Moralez tende più ad accentrarsi.
La cronaca: Il pallone scagliato in avanti da Maicon al 2′, la sponda del mobilissimo Obi accentratosi, Cambiasso tira a lato. Zanetti va sul fondo, Pazzini in controtempo. Bello il tacco volante di Cambiasso per Obi che va in duo con Nagatomo, il cross del giapponese è contratto. Dall’altra parte Cigarini è preciso nelle verticalizzazioni, Carrozza non è un falco e prima si fa anticipare da Maicon, poi in un’altra circostanza manca l’aggancio volante. Ancora Zanetti prova a dare vivacità a questa partita, in doppia serpentina, cross a mezz’altezza messo fuori dalla difesa, raccoglie Maicon, tiro a lato. Al 21′ un cross di Obi e Pazzini viene placcato in stile rugby da Bellini, rigore e giallo per il capitano bergamasco. Parte Milito, tiro angolato, ma debole, Consigli si distende e devia in corner. Secondo rigore sbagliato in una settimana da Milito. Sul successivo corner stacca di testa Samuel, Consigli in due tempi. Ci prova Obi di controbalzo dal vertice sinistro, palla a spiovere che sfiora la traversa. Nella fase centrale del primo tempo le squadre fanno a gara a chi gioca peggio, poi al 35′ Maicon mette il primo cross decente (dopo una serie irritante di palombelle molli) si accende una minimischia, esce Consigli. Subito dopo il terzino destro dell’Atalanta Raimondi sembra Maicon di una volta, taglia il campo in diagonale verso il centro dialogando coi compagni, conclusione alta. Nell’Inter Obi è il più attivo, prima un cross basso costringe Manfredini in spaccata in corner, poi un suo tiro è troppo strozzato. Al 40′ primi fischi di S.Siro, i nerazzurri avanzano centralmente, ma nessuno dei due terzini sale, si crea una situazione ad imbuto e lo stadio si arrabbia, in particolare con Maicon. Al 44′ finalmente un tiro nello specchio della porta, Nagatomo ruba palla, Milito difende il pallone e allarga per Pazzini, tiro però debole, para Consigli agevolmente.
Nel secondo tempo si vede quantomeno un’Inter diversa che si cala nel fango di queste giornate e prova a mettere un po’ di determinazione. Primi 5 minuti di prolungato possesso palla, l’Atalanta è per la prima volta chiusa nella propria metà campo dopo un primo tempo equilibrato, si prova un fraseggio centrale, ma il tiro di Cambiasso è ribattuto da Manfredini. A volte basta una rimessa laterale effettuata da Obi con maggiore velocità tagliando i tempi per creare un’azione interessante Nagatomo-Cambiasso, il cuchu serve la corrente Poli, bel tiro deviato da Consigli. Parata importante, forse l’unica, rigore a parte, per il giovane portiere orobico in tutta la partita. Ma al 61′ deve volare anche Julio Cesar su una girata di testa di Gabbiadini, entrato poco prima al posto di Marilungo uscito malconcio da un contrasto con Lucio. Al 63′ un lampo nel grigiore, Zanetti recupera palla al limite centrale della nostra area e va via in un vero coast to coast dribblando secco un avversario nel cerchio di centrocampo e bevendosene altri due in velocità, scarico a Zarate e tiro smorzato. Come predicare nel deserto. Poco dopo, forse stimolato da quello visto poc’anzi, si vede Maicon fare un corsa, ma poi si ferma subito. Al 66′ Lucio completamente libero in area sbaglia il colpo di testa su punizione di Cambiasso. Intanto Obi e Milito lasciano il posto a Faraoni e Zarate, il quale inizialmente va ala sinistra, poi al 76′ esce Poli per Castaignos e l’Inter si schiera in un 4-2-3-1 con una mediana Zanetti-Cambiasso, Faraoni esterno alto destro, Zarate trequartista centrale e Castaignos esterno alto sinistro, quest’ultimo decisamente a disagio in questo ruolo, lui che è punta d’area. Colantuono inserisce Ferreira Pinto, preziosissimo nel tenere palla.
Il finale è caotico, l’Inter vorrebbe vincere e ci prova a spingere, ma la squadra è in netta difficoltà in quanto a lucidità negli ultimi metri. Si finisce gioco forza coi lanci lunghi a saltare il centrocampo, ma è l’Atalanta a recriminare, prima Lucio entra scomposto su Gabbiadini in area, forse sfiora la palla, ma il rigore ci poteva stare, poi cross basso di Schelotto e Gabbiadini non ci arriva per la deviazione sottoporta. Da quanto visto in campo per l’Inter è un punto guadagnato, per una squadra che fatica a calarsi nella parte di chi deve lottare per un posto in Europa League, manovriera in fase d’impostazione, arrancante sulla trequarti, debole al tiro, che non riesce a spezzare i ritmi e ad accorciare i tempi, zavorrata, ma che ci ha provato e nel recupero ha scampato l’ennesima beffa. Mangiamo questo pane del giorno dopo e portiamo a casa un punto, questa è la nostra attuale realtà.