Inter-Palermo 4-4, le pagelle

Milito
Milito, principe della neve

Julio Cesar 5,5 – Non esce sul corner a rientrare nell’area piccola, non reattivo sul quarto gol, ma non sono grossolane colpe, il fatto è che da lui si aspettano sempre grandi parate.

 

Maicon 5 – Anche oggi cammina per il campo.

 

Lucio 5- torna a fare il cavallo pazzo, soffre più di altri il terreno, Miccoli lo brucia sul 4-4.

 

Ranocchia 4,5 – Inizia in sofferenza, ma è solo l’inizio, poi è peggio.

 

Nagatomo 6,5 – Altra grande partita di dedizione, propizia il rigore del 2-2.

 

Zanetti 7 – Corre più di Maicon, nonostante l’età, la potenza è nulla senza controllo dice lo sponsor dell’Inter, e lui tiene il campo come se non ci fosse un campo di ghiaccio. Cross per il 4-3.

 

Cambiasso 6 – Propositivo in avanti, manda in rete Milito per il 3-2, vicinissimo al gol in altre due percussioni in area, una su corner, ma non c’è ancora il giusto filtro nella fase difensiva.

 

Poli 7 – I giocatori del Palermo lo prendono a sportellate, lui non si scompone e gioca una partita elastica e di squadra. Esce per i crampi.

 

Sneijder 6,5 – Pazzini gli serve subito un cross e lui gli fa OK con la mano, il battibecco di Lecce è dimenticato. Dinamico, anche se non incisivo. Come con Julio Cesar, da lui ci si aspetta la differenza.

 

Milito 9,5 – Che serata, perfetta, e invece no, un poker che alla fine vale solo un punto, ma lui è il principe del gol e della neve. Segna tirando sporco, di rigore, mettendo a sedere il portiere e infine di prepotenza e precisione. E segna anche un quinto gol di testa, annullato.

 

Pazzini 6 – Spesso in controtempo, serata di difficile decifrazione.

 

Palombo 6 – Entra e partecipa al gol del 4-3. Buon inizio all’esordio con la maglia nerazzurra.

 

Obi 6 – Entra al posto di Sneijder subito dopo il gol del 3-3 del Palermo, lotta e vola anche oltre i cartelloni pubblicitari affondando nella neve.

 

Ranieri 6 – Ha rigenerato Milito, credendo in lui nei momenti più bui. Farà discutere il cambio di sneijder, ma è vero che in quel momento l’olandese era in calo e oltre alla buona volontà e sprazzi di alta qualità non è quasi mai stato incisivo. Non riesce ad ottenere la compattezza dalla squadra, ma ottiene la volontà e momenti di qualità. Da rivedere come allenatore di Hockey su ghiaccio, ma nel calcio è bravo.

 

 

 

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