Inter-A.Bilbao 2-0, Jovetic livello superiore, ma che bravo Gnoukouri!

jovetic esulta esordioProgressi a Parma. L’Inter batte il Bilbao 2-0 con un gol per tempo, Jovetic bagna l’esordio e Icardi non fallisce nel finale. Senza Kovacic e Kondogbia (problemi fisici dell’ultimo minuto) Mancini schiera Brozovic vertice alto nel rombo, con Guarin interno destro, Gnoukouri sinistro e Medel vertice basso, Santon e Jesus sono i laterali di difesa con in mezzo Miranda e Murillo, in attacco l’attesissima coppia Jovetic-Icardi. Ed è proprio dal serbo che arrivano le indicazioni migliori, idee e tecnica superiore, l’ex City è il più pericoloso andando ripetutamente al tiro e trovando la rete su assist di Gnoukouri, dal quale ci sono le altre note liete: è lui l’unico fresco del centrocampo, il più rapido nel liberarsi del pallone, il più dinamico e propositivo, attento e puntuale anche nelle chiusure. Bene anche la coppia centrale Miranda-Murillo, il primo è meno appariscente, ma c’è nei momenti giusti e non si fa mai saltare, Murillo più irruento, si fa applaudire per alcune uscite tempestive. Onesta la prestazione di Santon e Jesus, appaiono ancora imballati Medel, Guarin e Icardi, che però il suo gol lo ha fatto nell’unica palla pulita della partita (bel cross di Nagatomo). La partita si gioca a ritmi bassi, ma le misure e le marcature sono vere, in certi frangenti il rombo appare meno sfilacciato e nel primo tempo l’Inter non soffre mai dietro. Nella ripresa Mancini fa esperimenti e il Bilbao ha qualche occasione. Prima si passa al 4-2-3-1 con Medel e Gnoukouri coppia di centrocampo, Brozovic alto a destra, Palacio a sinistra e Jovetic alle spalle di Icardi. Dietro una difesa bloccata con Murillo a destra, Ranocchia e  Miranda centrali, Jesus a sinistra. Poi si prova il 4-4-2 con Montoya a destra, Jesus a sinistra, Ranocchia e Murillo centrali, centrocampo da destra a sinistra Nagatomo-Gnoukouri-Brozovic-DiMarco e coppia d’attacco Palacio-Icardi. Infine esce Murillo per un problema al naso con Jesus che scala al centro, Dimarco si abbassa ed entra Manaj a fare il quarto di centrocampo, di fatto terza punta. Con il 4-2-3-1 l’Inter è più farraginosa, più compatti con il 4-4-2, modulo con cui arriva il raddoppio.

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