Il Partizan e la leggenda Mance

Polisportiva fondata il 4 ottobre 1945, includendo ben 25 discipline sportive, tra cui pallanuoto e basket, il Partizan belgrado è una delle più gloriose squadre della ex Jugoslavia. In bacheca 23 campionati e 12 coppe nazionali. Una finale di Coppa dei campioni persa con il Real Madrid nel 1966 ed un precedente importante con l’Inter, quarti di finali di coppa dei campioni nel 1964, agevolmente superati dai nerazzurri di Milano.

 

 

Uno dei giocatori leggendari del Partizan è Dragan Mance. È stato il trascinatore della squadra nella partita del secondo turno di Coppa UEFA del 1984–85 contro gli inglesi del Queens Park Rangers, una delle partite memorabili della storia del club. Il QPR aveva trionfato per 6-2 nella gara di andata: quando tutto sembrava già scritto, il Partizan riuscì nell’impresa di trionfare in casa per 4-0, qualificandosi al turno successivo. La partita tra QPR e Partizan Belgrado occupa la 70ª posizione nella classifica delle 100 partite più grandi della storia del calcio, in un sondaggio organizzato dalla emittente televisiva Eurosport nel settembre del 2009.

Dragan Mance

Mance morì il 3 settembre del 1985 mentre andava all’allenamento in un incidente d’auto. Tutto ciò accadde quando il giocatore aveva solo 23 anni ed era al culmine della sua popolarità. La tragedia fu molto sentita dai Grobari, tanto che Mance fu nominato dai tifosi “leggenda della Curva Sud” e tutt’oggi viene ricordata, con cori e striscioni, la sua tragica scomparsa.

I bianco-neri sono detentori del record nel Campionato di calcio Jugoslavo, parlando in termini di punti segnati durante un solo campionato che furono 107, inoltre sono l’unica squadra che è riuscita ad arrivare imbattuta a fine campionato nella stagione 2004-05. Probabilmente, una delle partite più emozionanti per i bianconeri fu la doppia sfida con il Celtic nella Coppa della Coppe del 1989. La prima partita fu giocata a Mostar dove il Partizan trionfò per 2-1. La partita di ritorno fu giocata in Scozia dove il Celtic vinse per 5-4. Il Partizan segnò negli ultimi minuti del match, e grazie alla regola dei gol fuori casa, si qualificò al turno successivo lasciando perplessi gli oltre 50.000 scozzesi presenti. Dopo aver eliminato il Manchester United (2-1) nelle semifinali, il Partizan disputò la finale di Coppa Campioni nel 1966 contro il Real Madrid perdendo per 2-1, in cui i bianco-neri fino al 70° conducevano la gara per 1-0 grazie al gol di testa del difensore Velibor Vasović.

Le stagioni 2007-082008-092009-20102010-2011 sono state per il Partizan delle ottime stagioni nella competizione nazionale. I bianconeri sono riusciti a vincere per 4 anni di seguito campionato e coppa lasciandosi la Stella Rossa alle spalle, regalando una grande gioia ai tifosi.

Da notare però che la coppa nazionale 2011 viene vinta a tavolino: durante la finale la squadra avversaria, il Vojvodina, abbandona l’incontro a 10 minuti dal termine (sul punteggio di 2-1 per i bianconeri, lamentando gravi errori arbitrati a suo carico[2].

Il 21 luglio 2009 il Partizan demolisce il Rhyl F.C., campione di Galles, per un risultato di 12-0 (8-0 in casa e 4-0 in trasferta), registrata come la maggiore vittoria nelle competizioni europee del club bianconero.

(wikipedia)

 

Il Tabellino di Inter-Partizan, coppa dei campioni 1964 –

 


Belgrado, 26 febbraio 1964 – andata quarti di finale

Partizan Belgrado – Inter 0-2
Partizan Belgrado: Soskic, Sombalac, Mihajolivic, Radovic, Jovanovic, Miladionovic, Cebinac, Kovacevic, Hasanagic, Galic, Vislavski. Allenatore: Rusevijanin
Inter: Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Suarez, Szymaniak, Milani. Allenatore: Helenio Herrera
Reti: 48’ Jair, 89’ Mazzola
Arbitro: Stoll (Austria)
Spettatori 50.000 circa

Milano, 04 marzo 1964 – ritorno quarti di finale

Inter – Partizan Belgrado 2-1
Inter: Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Suarez, Szymaniak, Corso. Allenatore: Helenio Herrera
Partizan Belgrado: Soskic, Sombalac, Mihajolivic, Radovic, Jovanovic, Miladionovic, Kovacevic, Bajic, Galic, Milutinovic, Cebinac. Allenatore: Rusevijanin
Rete: 25’ Corso, 42’ Jair, 68’ Bajic
Arbitro: Tschenscher (Germania)

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