Il calcio al crocevia

I problemi del calcio italiano

Comincia una nuova stagione, tempo di fare il punto della situazione sullo stato delle cose per lo sport più bello al mondo

Siamo nei pressi della ripresa del campionato. Il calcio suscita ancora grandi passioni in Italia, ma non è più centrale. Tanti giovani prediligono altri sport. I social sono una piattaforma dove i calciatori esibiscono la loro vita patinata, questo in molti tifosi suscita invidia e frustrazione. La sentenza Bosman ha rivoluzionato tutto dando un potere contrattuale enorme ai calciatori che sono passati da un estremo all’altro, da “schiavi” dentro una gabbia dorata a liberi di cambiare casacca stracciando contratti per il miglior offerente. Personalmente non trovo scandaloso che un giocatore guadagni tanto, miliardi di persone giocano a calcio nel mondo, ma solo poche centinaia sono in grado di farlo a livello alto o medio-alto, hanno fatto sacrifici per arrivare dove sono in giovanissima età, ma il rischio poi è di perdere il contatto con la realtà e i tifosi, per tutto quello che dicevo sopra (social ed effetti della sentenza Bosman).

La Premier League è stata la prima lega capace di generare enormi profitti secondo le legittime leggi di mercato, sbaragliando la concorrenza. La lega italiana si trova in un cul de sac, incapace di trattenere o attrare i grandi campioni, ma nemmeno di lanciare i nostri giovani, rischia di diventare sempre più un cimitero di grandi elefanti. Inoltre i problemi infrastrutturali che riguardano tutto il paese, si ripercuotono anche sul calcio, infatti costruire nuovi stadi pare impossibile, ostaggi come siamo della dittatura ecofatiscente, della retorica anticorruzione, del benaltrismo demagogico.

Nonostante tutto ciò, buon campionato a tutti!

Prigionieri di una fede.