Il Cagliari passeggia a Milano

inter-cagliari 1-4Il Cagliari stravince a S.Siro per 4-1 (Sau e tripletta di Ekdal, momentaneo pareggio di Osvaldo) in una partita dominata dal primo minuto contro un’Inter molle nella testa e nelle gambe e affondata dopo l’espulsione di Nagatomo poco prima della mezz’ora. Un solo gol subito nelle prime quattro giornate e quattro in un tempo, inutile cercare un solo colpevole tra i giocatori, entrati tutti in campo con una atteggiamento da scampagnata, anche se Hernanes e Dodò sono apparsi particolarmente in difficoltà, ma nessuno si salva. Il copione del primo tempo si ripete identico senza che Mazzarri faccia nulla fino al 40′ quando è costretto a togliere Dodò infortunato e ridicolizzato da Ibarbo, al suo posto D’ambrosio. Il Cagliari si muove sempre partendo da Crisetig, liberissimo di verticalizzare o allargare (Medel si abbassa sulla linea dei difensori e non sale mai a pressarlo, nessuno dei due attaccanti ripiega a marcarlo) a destra per Ibarbo, che supportato dai movimenti senza palla di Dessena e Balzano, fa quello che vuole, Ekdal dal centrosinistra s’inserisce indisturbato (Hernanes e Andreolli dormono) e realizza ben tre volte! Il primo gol da un lancio dalle retrovie di Crisetig, Nagatomo sbaglia l’intervento di testa su Cossu e prende in controtempo Vidic uscito a raddoppiare lasciando solo Sau che va a segnare indistrurbato (anche Andreolli ha le sue responsabilità, completamente immbobile). Il Cagliari, già partito con piglio propositivo mette da parte l’emozione e prende coraggio, ma al 18′ classica ingenuità delle difese di Zeman, Palacio conquista una punizione dal vertice destro, Ceppitelli non chiede la distanza e l’argentino batte lesto pescando Osvaldo solo in area che realizza. Passato lo spavento si pensa che la partita tornerà in carreggiata, ma il Cagliari riprende ad attaccare ed al 24′ l’arbitro con una decisione poco elastica espelle Nagatomo per doppia ammonizione, la prima due minuti prima ci stava per trattenuta su Cossu, la seconda è severissima. nagatomo inter-cagliariA questo punto si passa al 4-3-2 con Andreolli terzino destro e Dodò terzino sinistro, Vidic e Jesus centrali, ma l’Inter già molle dai primi minuti, indipendentemente dall’espulsione, si affloscia totalmente. Ibarbo va ancora sul fondo, attira su di sè Dodò e Kovacic, serve Dessena che ha lo spazio per tirare concesso da Jesus, Handanovic respinge centralmente ed Ekdal va in tap-in anticipando Andreolli e Medel. Cinque minuti dopo Ibarbo arriva a lanciarsi da solo lasciando sul posto il frastornato Dodò, va ancora sul fondo, salta Medel e trova ancora Ekdal abbandonato da Hernanes e Andreolli. L’inter non c’è più, ma non c’è mai stata in partita, prima Handanovic la salva parando un rigore a Cossu (fallo di Vidic), ma sugli sviluppi del calcio d’angolo ancora Ekdal sfrutta in mischia la mollezza della difesa interista con ancora Hernanes che se lo perde. Nella ripresa Mazzarri schiera D’ambrosio a destra, Jesus terzino sinistro, Andreolli e Vidic centrali, toglie Medel inserendo Guarin interno destro, Hernanes va al centro, Kovacic interno sinistro e in seguito Icardi sostituisce Palacio, facendo coppia con Osvaldo. I nuovi entrati Guarin e D’ambrosio provano a metterci un po’ di grinta, ma dura solo dieci minuti, i 35 minuti finali sono un allenamento per il Cagliari, che non affonda, Ibarbo gigioneggia, mai visto niente di simile a S.Siro. Gran parte dei tifosi ha abbandonato lo stadio prima della fine, quelli rimasti hanno ricoperto di fischi la squadra, mentre dalla tribuna rossa non sono mancate le contestazioni a Mazzarri.

INTER-CAGLIARI 1-4 Marcatori: 9′ Sau, 17′ Osvaldo, 29′, 34′ e 45′ Ekdal

INTER: 1 Handanovic; 6 Andreolli, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 88 Hernanes, 18 Medel (1′ st 13 Guarin), 10 Kovacic, 22 Dodò (43′ st 33 D’Ambrosio); 8 Palacio (23′ st 9 Icardi), 7 Osvaldo.

A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 23 Ranocchia, 25 Mbaye, 28 Puscas, 44 Krhin, 90 M’Vila. Allenatore: Walter Mazzarri

CAGLIARI: 27 Cragno; 21 Balzano, 32 Ceppitelli, 15 Rossettini, 8 Avelar; 16 Dessena (44′ st 10 Joa Pedro)3, 4 Crisetig, 20 Ekdal; 23 Ibarbo (23′ st 17 Farias), 25 Sau (28′ st 9 Longo), 7 Cossu.

A disposizione: 28 Carboni, 3 Murru, 13 Caio Rangel, 14 Pisano, 30 Donsah, 33 Capuano. Allenatore: Zdenek Zeman

Arbitro: Luca Banti (sez.arb. Livorno) Ammoniti: 25′ e 27′ Nagatomo, 45′ Sau, 45′ Rossettini, 37′ st Guarin, 37′ st Balzano.  Espulsi: 27′ Nagatomo. Tempi di recupero: 3′-3′

 

2 commenti su “Il Cagliari passeggia a Milano

  1. A Piangiarri non gli faccio neanche allenare la nazionale dei cantanti, altro che 3,5 milioni all’anno.
    Punto primo: Ranocchia perchè fuori? è chiaro che se metti nella stessa zona Nagatomo (scarso di suo ma sulla destra si trova male) e Andreolli succedono disastri come in occasione del primo gol.
    Punto secondo: rimani in dieci contro una squadra di Zeman e giochi in maniera scriteriata col 4-3-2 con interni di centrocampo Hernanes e Kovacic. Perchè il Cagliari si è fermato, altrimenti potevano farci tranquillamente 7-8 gol. Allucinante!! Doveva passare subito col 4-4-1 e giocare in contropiede e il risultato lo potevi ancora portare a casa.
    Ma a senso andare avanti un un allenatore del genere???

  2. Una volta Cocciante cantava „bella senz’anima“, ieri la beneamata ha fatto ancora di più “brutta senz’anima”.
    Dispiace vedere la squadra messa male in campo, con giocatori che fanno solo il compitino dettato loro dall’allenatore. Le partenze con il freno a mano tirato sono diventate un’abitudine, si prospetta il 3 anno 0 e non solo di risultati ma anche di gioco e attributi.

Lascia un commento