Contro la beatificazione di Alvarez

Alvarez ha fatto due buone partite contro Genoa e Catania. Anzi, due buoni secondi tempi, perchè nel primo di Inter-Genoa era stato il solito Alvarez visto non per due mesi, ma per due anni. Il meglio lo ha dato quando Mazzarri lo ha spostato da trequartista-seconda punta a mezz’ala, a dire il vero ieri quando ormai il Catania aveva smesso di lottare. Il gol è stato stupendo, ma senza trovare la benchè minima resistenza. Due buoni secondi tempi fanno piacere, ma non cancellano due anni a ritmi da semiprofessionista. Ci andrei piano quindi con le strombazzate, vuoi perchè non mi piace la retorica, vuoi perchè in fondo Alvarez non ha ancora fatto nulla, un vero banco di prova sarà contro la Juve. Alvarez è stato bravissimo a recuperare palloni, sopratutto nella gara contro il Genoa giocando da mezz’ala, ma anche ieri  già da seconda punta rientrava sempre in difesa e aiutava la squadra. Ora però basta guardare qualsiasi partita della Premier League o della Bundesliga per rendersi conto che questa è la norma tra gli attaccanti moderni, anche tra i più forti. La cosa strana era che non lo avesse mai fatto per due anni. Ci vuole equilibrio, già l’anno scorso ad un certo punto Stramaccioni fu paragonato a Mourinho, ora non paragoniamo Alvarez a Maradona, siamo seri.

P.s. Ah e Jonathan è stato bravo, ma non è come Maicon, altra follia letta in queste ore. L’Inter ha una grande storia, scritta da grandi campioni, livellare tutto per spirito fazioso non è giusto.

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