Parole di Conte nel pospartita
Il bandolo della matassa o equivoco tattico o dilemma che dir si voglia rimane questo: La scelta di puntare su Perisic come esterno sinistro, avendo già uno votato all’attacco come Hakimi dall’altra parte. Gioco forza si cercano equilibri altrove mettendo Barella nel ruolo di finto trequartista, in grado di rientrare di più, ma forse alla luce delle ultime due partite è il caso di prendere atto che l’esperimento Perisic non ha funzionato e il croato di rientro da Monaco di Baviera si conferma una mina vagante capace di creare scontenti nello spogliatoio, non solo Eriksen sacrificato per far giocare il croato, ma anche Young che ha dichiarato che tornerebbe al suo Watford di volato. A questo punto dalla prossima partita Conte potrebbe tornare alla scelta tradizionale di schierare un’ala offensiva da una parte (Hakimi), e una che ha caratteristiche più equilibrate dall’altra, Darmian, D’ambrosio o Young. A centrocampo invece potrebbe ristabilirsi la Vi-Ga diga, la coppia Vidal-Gagliardini che quando si è espressa insieme, a differenza di Brozo “gruviera”, ha creato una buona cerniera, mentre come centrocampista offensivo potrebbero alternarsi Barella, Eriksen e Sensi. Nessuno vuole dettare la formazione a Conte, si trattano di semplici considerazioni di buon senso, e quanto avrebbe fatto comodo uno come Godin, per coprire le scorribande di Hakimi sulla fascia. Ma inutile piangere sul latte versato!
Amala.