Con Milito fino all’eternità

Un anno fa Stramaccioni arrivò e si affidò ai senatori. La rivoluzione verde rimandata all’estate, bisognava traghettare la stagione in maniera dignitosa e centrare l’obbiettivo Europa. La scelta, in una contingente fase di transizione, era giusta e come tale si rivelò. Un anno dopo però ci ritroviamo nella stessa identica situazione. Nulla è cambiato. Siamo qui a salutare il rientro in campo di Milito come la nostra salvezza, a sperare che Cambiasso regga fino a fine stagione senza perdere un polmone, ad esultare per il ritorno di Stankovic. Il problema è che non potremmo fare altrimenti, perchè i sostituti non sono all’altezza, quando ci sono, visto che nel caso di Milito non c’è nemmeno il sostituto. Ma è un problema, seppur una soluzione a breve termine, un problema di fondo che rimane, perchè la classe c’è ancora a 33-34-35 anni, ed anche a 39 anni, e se è per questo c’è anche la grinta e c’è ancora la fame (avete visto come è entrato in campo Stankovic e come entra Alvarez?), ma la tenuta per 9 mesi di stagione non c’è più e ci sarà sempre meno. Allora non c’è da stupirsi di stagioni in fotocopia, fatte di sette vittorie consecutive seguite da sconfitte in serie. Invece oggi Moratti ha dichiarato questo:

Vedendo l’importanza di Milito non è un po’ pentito di non aver trovato un’alternativa all’altezza nella sessione invernale del calciomercato?
Il fatto che Milito segni vuole dire che non ce n’è bisogno o almeno non è stato richiesto dal punto di vista tecnico e finché va bene Milito e spero che duri ancora per tanto non ce n’è bisogno.”

E’ questo il progetto? Credere nell’eternità di Milito?

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2 commenti su “Con Milito fino all’eternità

  1. La mancanza di progetto che andiamo ripetendo da tempo sta arrivando persino alla noia! Non sappiamo gestire i nostri giovani campioncini e nemmeno i nostri gloriosi “vecchietti”. La vicenda
    Sneijder è indicativa: siamo riusciti a venderlo a poco creando un cattivo rapporto che ha inciso negativamente anche per la squadra in un momento molto importante del campionato. Ma le responsabilità non sono solo della società ma anche di una parte dei tifosi che spesso sono intolleranti verso un piccolo errore dei giovani; e che, sicuramente, nell’ambito della società, non sono sufficientemente protetti. Esempi potremmo farne tanti: li conosciamo tutti. Personalmente, avrei fatto un progetto di due anni con Zeman. Come? Con Zeman? Si, perchè il Boemo è un grande costruttore di talenti. Gli avrei messo in mano la maggior parte dei nostri giovani con qualche “vecchiarello” ed altri acquisti con il solo ed unico obiettivo di non retrocedere. In due anni avrebbe creato un grande potenzionale da affidare magari ad un altro allenatore per le vittorie. Invece assistiamo ad una continua confusione che non ci porterà da nessuna parte. In queste condizioni, speriamo che Cambiasso e Milito abbiano lunga vita; calcistica s’intende! Un altro errore è stato fatto con Materazzi: sarebbe stato importante all’interno dello spogliatoio e soprattutto dispensatore di consigli per i giovani difensori. Ricordiamoci come fu importante per Ranocchia all’inizio. Purtroppo il nostro “eroe”, non ha l’aplomb dael figettino!!! Chiudo con una considerazione sul marketing. Abbiamo vinto una Tim Cup che non potrà vincere più nessuno perchè è stata unica: la vittoria della Coppa Italia dei 150anni. Una vittoria storica che nessuno potrà ripetere. Proviamo ad immaginare se l’avessero vinta quelli dell’altra sponda come sarebbe stata sfruttata commercialmente. Invece noi: nulla! E nulla stiamo diventando!!!!!

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