Con il Celtic un’Inter non ancora pronta

Palacio
Palacio e Coutinho

L’Inter pareggia ad un minuto dalla fine a Glasgow con il Celtic, nell’amichevole celebrativa per la festa del centoventicinquesimo dei biancoverdi, che sono stati i primi a fare un triplete. Prima partita vera a cinque giorni dall’esordio in Europa League a Spalato, e l’Inter non è ancora pronta.

 

Il possesso palla si è visto solo nei tre minuti iniziali e nei dieci finali quando il Celtic è rimasto in dieci per l’infortunio di Commons, autore del gol del vantaggio alla fine del primo tempo. In mezzo una lunga sequela di errori nei passaggi, ripartenze mancate e situazioni d’affanno con il Celtic a fare la partita, anche dopo il gol. Sulla destra l’asse Silvestre-Jonathan non ha funzionato e il greco Samaras ha affondato a più non posso. Stramaccioni allora ha inserito Nagatomo al posto di Jonathan spostando Zanetti a destra. Le cose non sono cambiate di molto, nemmeno nel corso del secondo tempo quando si è passati dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con Mudingay, Cambiasso, Guarìn a centrocampo e tridente offensivo Palacio, Milito, Livaja. Quest’ultimo è stata una delle poche note positive, il ragazzo gioca sempre di prima intenzione e ha dato magggiore intensità alla manovra. Qualcosa di buono si è visto anche da Sneijder, Coutinho anche se impreciso al tiro, Milito quando servito, e Palacio in occasione del gol. Stramaccioni ha visto in chiave positiva il fatto che l’Inter sia stata costretta a difendersi per gran parte della gara, vedendone una prova generale di quello che si vedrà a Spalato. Come dire ci sarà da soffrire e lo sappiamo. E’ anche vero che l’Inter ha dato un assaggio del suo potenziale offensivo, confezionando solo quattro azioni in tutta la partita, compresa l’azione del gol, ma tutte e quattro di qualità, in particolare un’azione tutta di scambi nello stretto Sneijder-Milito-Palacio con conclusione finale a lato. A centrocampo Cambiasso e Guarìn hanno lottato, ma si sono incartati spesso e sono apparsi imballati. L’arrivo di Mudingayi può essere una soluzione utile, ma il reparto non può dirsi completato, urge un altro rinforzo in mediana davanti alla difesa, in attesa del rientro di Stankovic e Obi. Dando per scontata la partenza di Maicon, manca un terzino di spinta, al momento avremmo solo Nagatomo e il seppur promettente M’baye con queste caratteristiche. Queste sono le due priorità, mentre come vice-Milito tutto sommato si può puntare su Livaja e Longo, senza dimenticare che Palacio può giocare prima punta.

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