C’è un po’ di irritazione

Traspare un po’ di irritazione per la vicenda Isla, ma nulla più, anzi l’ineffabile Ausilio, dopo aver dato per certo il suo arrivo due giorni fa, ora spiega che su Isla “C’è da lavorare. Come per tutte le trattative importanti serve un po’ di tempo…”. Il concetto di tempo può essere relativo, per Paulinho si è dilatato per un anno e mezzo e ancora lo stiamo aspettando, fatto sta che l’Inter non può stare ancora per molto senza un esterno destro, espressamente richiesto da Mazzarri, il quale al momento dispone del solo Jonathan. E va bene che il brasiliano pare sia diventato l’idolo dei tifosi presenti a Pinzolo, cosa che alimenta il serio sospetto che il ritiro nerazzurro sia stato invaso dai marziani, ma non sarebbe propriamente “simpatico” trascinare la trattativa fino ad agosto. C’è da chiedersi poi perchè incaponirsi per un giocatore non eccelso, fermo da un anno e mezzo per infortunio, quando se ne trovano di pari livello anche a meno. La vera priorità sembra ormai quella di prendere giocatori solo dal campionato italiano, perchè grazie al sistema di compensazione fornito dalla lega c’è la possibilità di non sborsare denaro liquido se non nella misura della differenza di tutte le trattative. Ancora una volta il discorso tecnico finisce in subordine e così si spiegano anche i tanti acquisti mediocri pescati in serie A negli ultimi due anni.

Comunque non è solo la trattativa per Isla ad essersi bloccata, vendere appare difficilissimo, cominciando da Kuzmanovic che avrebbe come abbiamo visto molte offerte, ma che per bocca del procuratore fa sapere di voler restare a tutti i costi all’Inter. Anche l’agente di Schelotto minimizza l’interesse del Chievo per il suo assistito, inutile dire dell’agente di Chivu, mentre non si hanno più notizie di Silvestre al Genoa.

In entrata l’unico nome nuovo spuntato fuori è quello dell’ex trequartista del Bologna, Ramirez, già accostato all’Inter un anno fa, ma poi acquistato dal Southampton per 14 milioni.

Un silenzio tombale è anche piombato sulla vicenda dei contratti di Milito e Cambiasso, gli ultimi due giocatori con ingaggi pesanti rimasti in rosa e che dovevano incontrare la società già due settimane fa per spalmare o ridursi lo stipendio. Oggi Milito si è limitato a dire che non ci saranno problemi.

Alla fine le novità potrebbero arrivare dalla trattativa con Thohir, per la terza volta in un mese e mezzo viene annunciato l’accordo imminente, con l’indonesiano pronto a prendere il 75%, ma Moratti ancora una volta smentisce. Opinione unanime è però che la fine di luglio sia il termine definitivo per arrivare ad una conclusione in un senso o in un altro.

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