Notte di luna piena, notte da Inter

Quello che c’è da dire – Un derby è sempre un derby, non decide il campionato della Juve, che ha fatto il suo campionato lungo 37 partite fin qui e vincendo a Cagliari avrebbe mantenuto il primo posto anche in caso di vittoria del Milan. L’Inter ha fatto una sola cosa, un grande favore a se stessa, un regalo ai tifosi che possono contare in questa disgraziata stagione due serate epiche, i due derby col Milan, e chi aveva detto l’istess prima della partita, e chi lo sta imparando a dirlo aveva visto giusto, perchè ieri si è visto un milan particolarmente juventino con un gol-fantasma negato a Cambiasso, un rigore letteralmente inventato a favore. Contro tutto questo si è opposta una squadra che ad un bel primo tempo fatto di belle trame e triangolazioni ha ribadito un secondo tempo fatto di nervi e forza, guidata da Milito e portata in cielo dal quarto gol di Maicon, nella serata in cui la luna è più vicina alla terra non poteva non essere una notte da Inter, e Trieste è un’altra galassia.

 

Grazie Ivan

La Partita – Il centrocampo a tre è Zanetti-Cambiasso-Guarìn, quasi obbligato visti i forfait di Stankovic e Poli, sulla trequarti Stramaccioni insiste con Alvarez-Sneijder e punta di movimento Milito. C’è qualcosa di diverso, Alvarez è praticamente ala sinistra, Sneijder principalmente sul centrosinistra, Milito centrale o sul centro-destra. Questo crea un gioco fatto di fraseggi con Nagatomo-Alvarez-Sneijder-Guarìn sulla sinistra, mentre a destra scambiano Maicon-Zanetti-Milito. Il gioco è bello, ma l’Inter è un po’ timida, non va in profondità, due volte l’ultimo passaggio di Alvarez è intercettato, una volta Guarìn rinuncia al tiro dal limite, poi poco dopo ci prova, fuori di poco. Dall’altra parte il Milan risponde con il consueto 4-3-1-2 con Robinho ala sinistra spina nel fianco, un suo cross mette Ibrahimovic in condizione di segnare sotto porta, palla incredibilmente alta. Passano due minuti e al 14′ l’Inter è in vantaggio. Punizione dalla trequarti destra di Sneijder, a spiovere sul secondo palo, è uno schema, torre di Samuel, Milito da due passi scarica in rete, Inter in vantaggio discretamente meritatamente. Al 19′ Lucio va in gol su respinta centrale di Abbiati, ma è in fuorigioco. Bonera non ce la fa, al 21′ Allegri è costretto al primo cambio con De Sciglio. Il gol ha dato grande coraggio all’Inter che ora è padrona del campo, al 32′ Cambiasso di testa, Abbiati respinge con la palla che ha già varcato la linea, sarà il video che Galliani guarderà tutta l’estate sul suo telefonino. Un minuto dopo Nagatomo recupera palla, si ritrova a destra, cross, Cambiasso a vuoto, arriva Sneijder sul secondo palo, porta spalancata e tiro incredibilmente fuori, è il momento di mangiarsi le mani. Anche Abbiati non ce la fa, dentro Amelia. Ibrahimovic in area, Julio Cesar gli chiude lo specchio stupendamente. 43′ perfetta uscita del portierone nerazzurro su Boateng, limpido sul pallone, solo Rizzoli vede fallo da rigore, vergognoso, é l’istess della Juve, o forse sono peggio, sono una sottospecie. Il rigore è realizzato e il primo tempo finisce 1-1.

 

Il rigore di Milito

Inizia il secondo tempo e Ibra allunga in area bruciando sul tempo la difesa nerazzurra e beffando Julio Cesar in uscita, Milan immeritatamente in vantaggio, Milito in mezzo al campo sprona i compagni. 49′ stoccata da centrocampo di Sneijder, tiro non velleitario, Amelia paracchia come può. 50′ Angolo per l’Inter, plateale placcaggio ai danni di Samuel di Nesta, Rizzoli vai bene così. Due minuti dopo Abate affonda Milito bravissimo a liberarsi in area dalla sinistra, questa volta il fischietto allegro non può esimersi. C’è un clima da derby vinto in nove, e Milito realizza il rigore, 2-2. Al 61′ Guarìn è a terra, Robinho continua l’azione, para sul primo palo Julio Cesar. Il colombiano non ce la fa, entra Obi con una bombola d’ossigeno per il centrocampo nerazzurro che ne ha bisogno, anche Alvarez è sfiancato da una gara grintosa giocata a due fasi, ripiegando in aiuto di Nagatomo. L’Inter è stanca, il Milan la lavora ai fianchi, Yepes schiaccia male di testa fuori, Muntari si mangia un gol già fatto strascicando la palla incredibilmente fuori. Si rivede l’Inter al 72′, tiro a giro di Sneijder, Amelia attento, l’Inter va avanti col cuore. 75′ ennesima scelta coraggiosa di Stramaccioni, esce Alvarez ed entra Pazzini, Inter a due punte, ma di fatto Sneijder gioca da terza punta. Risponde Allegri togliendo Muntari per Cassano, folkore di Muntari che accarezza il simbolo del Milan a coronamento di una partita fatta di entratacce e gol mangiato, bravo continua così. Ma non c’è tempo per queste inezie, girata di pazzini, Nesta a braccio aperto intercetta, è rigore solare, anzi lunare, ancora Milito, bordata centrale e tripletta del principe, Inter di nuovo in vantaggio. Le emozioni sono solo all’inizio, Zanetti squarcia centrocampo e difesa e conquista un corner, all’84’ è il momento dell’ultima di Ivan Ramiro Cordoba al Meazza, esce Sneijder, standing-ovation per il guerriero che va a formare una difesa a tre con Lucio e Samuel. E’ a dire il vero un 5-3-2 con Maicon e Nagatomo che non scalano a centrocampo. Si deve soffrire, ma Samuel e Lucio sono padroni dell’area di rigore su tutti i cross, Zanetti, Cambiasso e Obi chiudono gli spazi, e Maicon se ne va, taglia verso il centro e incrocia nel sette, è fantastico, 4-2. Vincerete il tricolor canta la Milano nerazzurra, l’unica Milano, rivolta alla sottospecie di juventini ammutoliti. C’è il tempo di vedere Cambiasso e Lucio vicini al 5-2 e finisce con Cordoba in trionfo sotto la Nord, Zanetti e Nagatomo che saltano come due molle, tutti abbracciano Stramaccioni, il miracolo terzo posto si può fare.

Cordoba
Cordoba in trionfo

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